Da Amm. Simoni
A Cap. Shirra
C/C Ufficiali Flotta ALEA
Gent. Capitano Shirra,
per quanto riguarda il cadetto impudente - che pure trovo curioso, visto che lo descriveva come di origine vulcaniana - la prego di non volersi sostituire ai suoi istruttori: lo segnali alla segreteria dell'Accademia, qualora lo reincontrasse e ne ottenesse le generalità, o al Prof. Meyer che, da responsabile delle esercitazioni scientifiche, può sicuramente risalire alla sua identità e provvedere a richiamarlo adeguatamente.
Per quanto riguarda l'aspetto formativo delle esercitazioni, mi compiaccio di quanto da lei affermato: effettivamente, sentito il rettorato dell'Accademia, sembra proprio che lo scopo sia avvicinare i capitani delle navi operative ai cadetti più promettenti in modo da accelerare il loro inserimento in equipaggi già rodati.
Concordo pienamente con lei per quanto riguarda l'importanza di reprimere fin da subito comportamenti non in linea con gli ideali della Flotta, anche durante queste esercitazioni... cosa che però, alcuni ufficiali, sembrano ritenere superfluo... o forse poco adatto ai tempi difficili che la Flotta deve affrontare.
Purtroppo, per parte mia, non posso condividere il suo entusiasmo: nella mia esperienza personale, molteplici cadetti con cui ho avuto a che fare hanno manifestato una preoccupante carenza dal punto di vista della preparazione militare. Spero che queste esercitazioni indichino, tra l'altro, al Rettorato la necessità di aumentare le ore di esercitazioni tattiche per i cadetti, quantomeno per gli ufficiali scientifici.
Cordialmente
Amm. Angelo Simoni
Uff. Com. USS Horsehead
OFF GDR
Cadetti "one shot one kill" ma non nel senso che uccidono... una piaga per la Flotta Stellare